Google si muove per rendere l’ indice di ricerca mobile-first dunque l’ottimizzazione per i dispositivi mobili non è più facoltativa.
Oggi stiamo assistendo alla nascita di una nuova era cellulare in cui i consumatori interagiscono e convertono in quello che Google definisce Mobile micro-moments, cioè punti chiave del momento in cui un utente interagisce con il proprio dispositivo mobile perché vuole sapere o fare qualcosa, andare in un posto, oppure comprare.
Come marketers, misurare i mobile moments che contano – attraverso la comprensione e l’ottimizzazione del traffico mobile, con il mobile engagement, la conversione mobile e i ricavi che derivano dal mobile, è fondamentale per lo sviluppo di una strategia mobile-first di successo che migliori le prestazioni della campagna di Mobile Marketing.
Considerate le quattro statistiche sottostanti;
- Entro il 2019, è previsto un aumento di $195,55 miliardi nel mobile marketing, ed il mobile advertising rappresenterà il 70,1% di tutto il digital marketing, Fonte: Beat Venture .
- Entro il 2019, PQ media stima che il content marketing sarà un’industria dal valore di $ 300 miliardi
- Entro il 2020, la spesa legata alla SEO sarà di $80 miliardi secondo Search Engine Land.
- Secondo Google , il 34% di acquisti online sarà effettuato da un dispositivo mobile.
Mobile, SEO e Content marketing stanno maturando contemporaneamente e in modo sinergico.
Per me è chiaro che il Mobile Marketing abbia un impatto migliore nella vita del cliente, poichè tende a raggiungerli nei momenti più opportuni e nel luogo più opportuno, lo smartphone!
Proprio Google ci ha guidati verso questa direzione, infatti se andiamo a ripercorrere qualche tappa dal 2010 (Al Mobile World Congress, l’ amministratore delegato di allora, Eric Schmidt, annuncia che l’azienda sta adottando un mentalità mobile-first) fino al 2016 (anno in cui abbiamo l’arrivo delle notizie in AMP nelle prime pagine della ricerca, SOLO per dispositivi mobile fino ad arrivare alla creazione di test per un indice mobile-first), ci ha guidati verso una mentalità Mobile, quindi chi ancora oggi ha due diversi siti per mobile e desktop dovrà apportare alcune modifiche, a differenza di chi ne ha uno responsive.
Da ciò si evince che Google ci ha dato un chiaro segnale di Marketing: il Mobile non è più facoltativo!