Il Social Media Marketing + Digital Communication Days Italia, ovvero il SMMdayIT 2018, è stato la riconferma che nel nostro paese l’evento di riferimento per questi specifici argomenti è quello organizzato da Andrea Albanese.
Alcune novità dell’edizione 2018
Rispetto alle edizioni passate — che dal 2015 abbiamo seguito in loco in qualità di media partner — ci sono state varied novità:
- la prima ha riguardato la location: l’evento si è tenuto, infatti, nei locali del MiCo– Milano Centro Congressi, all’interno del Innovation Hub;
- non si è poi sentito parlare della mascotte, elemento molto presente durante lo svolgimento delle scorse edizioni, durante le quali compariva spesso in comunicazioni e fotografie (anche dei partecipanti) sui social;
- la pausa a base di mele è stata, invece, sostituita da un brindisi con birra, offerta da Corona, che ha fatto da sponsor;
- la novità di maggiore impatto però ha riguardato la durata dell’evento e, di conseguenza, in numero di speaker presenti sul palco. Negli scorsi anno l’evento si svolgeva in un singolo giorno, mentre il SMMdayIT 2018 è durato ben tre giorni, dal 17 al 19 maggio.Tre giorni di contenuti
di qualitàLa scelta di portare
l’evento a tre giornate avrebbe potuto essere un’arma a doppio taglio, ma si è rivelata invece una scelta appropriata. Se il rischio period quello di far calare l’attenzione verso la great di ciascuna giornata, considerando il fitto programma( uno speech ogni 30 minuti), nonché quello di coinvolgere troppi relatori senza un ‘appropriata verifica della qualità degli interventi proposti o, ancora, di rischiare che, nella presentazione di un case research study relativo alla propria attività, i relatori finissero con l’essere eccessivamente autoreferenziali, gli organizzatori l’hanno sapientemente evitato. Il calendario degli speech è stato stilato in modo intelligente, facendo sì che in ogni giornata si alternassero case research study di settori differenti e speaker di maggiore e minore indole carismatica: in questo modo si è tenuta sempre desta l’attenzione dei partecipanti, senza momenti eccessivamente “piatti “, specie verso la conclusione. Il tutto, comunque, ha funzionato perché sono stati scelti relatori molto competenti, con– eccezion fatta per un unico caso– tanta esperienza nel campo digitale e dei social.Questa edizione, inoltre, più delle altre ha puntato a fornire il giusto mix di teoria e casi pratici, una formula vincente, per dare ai partecipanti esempi concreti e spunti di riflessione, con una panoramica generale delle opportunità offerte dai social, anche in termini di conversioni effettive per il proprio business.Quasi tutti i relatori– che sono stati 40– saliti sul palco del SMMdayIT 2018 meriterebbero, perciò, di essere menzionati per degli aspetti positivi. Alcuni si sono distinti per la capacità di parlare di aspetti molto tecnici in modo piuttosto semplice, come nel caso di Massimo Chieruzzi( CEO di AdEspresso), che ha parlato di Facebook Marketing, di Marco Maltraversi(creator YourDigitalWeb & SEO expert ), che ha parlato di SEO, e di Mariano Diotto(brand name strategist e direttore Dipartimento Comunicazione dell’Università IUSV), con l’intervento”Neuromarketing e brand positioning per il mondo social”,oppure di farlo in modo ironico, come fatto da Giacomo Arcaro(creator di Black Marketing Master), con lo speech “Ruba, distorci, inganna con i social ed il digital “, e da Andrea Zapparoli Manzoni, che già l’anno scorso aveva parlato conlo stesso coinvolgimento di. Altri relatori, invece, hanno catturato la platea presentando in modo completo le strategie utilizzate da diversi brand su diversi social.
Solo per citarne alcuni, Massimiliano Cusimano(digital communication supervisor), che ha raccontato la forza creativa– specie nei format video– di Bticino; Andrea La Corte(digital communication supervisor)con il caso Alitalia e il buono che si può trarre dai commenti negativi; Marco Castellaneta, con l’intervento”Sport nell’period dei social networks e della digital communication. Il caso Air Conditioning Milan “. Insomma, è possibile affermare che sul palco del SMMdayIT 2018 hanno regnato sicuramente competenza e contenuti di qualità.La competenza di chi organizza: un elemento essenziale Caratteristiche queste che, d’altro canto, sono proprie anche di chi organizza l’evento. Andrea Albanese, infatti, lavorando in prima persona
con i social networks e nel digitale si configura come un ottimo relatore e il suodiscorso introduttivo all’evento, durante il quale analizza trend del
settore, è ormai molto atteso ad ogni nuovo anno. Sul palco del SMMdayIT 2018, inoltre, si è confermato ancora abile moderatore fra i commenti che arrivavano dalla social space edalla sala e le risposte dei relatori. Un perfetto “padrone di casa “, nonostante la casa e l’ambientazione cui i fedelissimi dell’ evento sono abituati non erano le solite.Non si può, poi, non citare lo personnel che contribuisce all’organizzazione e alla buona riuscita dell’ evento. Quest’ anno non abbiamo avuto modo di incontrarli tutti e vederli a lavoro durante la tre giorni, poiché abbiamo preso parte all’ evento da remoto, seguendo la diretta streaming, diretta senza problemi tecnici da una sala regia che si può vedere nella foto scattata da Milena Lazzaroni e inserita come immagine in evidenza dell ‘articolo. Ci siamo però spesso interfacciati, per la definizione della nostra media partnership, con Carlo Bardini, sempre disponibile e tempestivo nel rispondere a ogni domanda, richiesta o necessità.L’attività social del SMMdayIT 2018 come parte stessa dell’evento In un evento dedicato alla comunicazione digitale, non poteva cerco mancare l’attività social. Gli account ufficiali dell’evento e quelli di alcune neighborhood ad esso legate hanno raccontato i momentisalienti, prestando attenzione alle conversazioni portate avanti in rete con l’utilizzo dell’hashtag #SMMdayIT e hanno spesso interagito conrisposte, retweet e like. Molto attivo, poi, lo staff presente anche con account personali.
Mission’anno, inoltre, lo personnel social dell’evento ha visto anche la partecipazione di alcuni studenti dello IUSVE, molto partecipi e attivi.Il pubblico(in sala e no )si è poi fatto trasportare dallo spirito generale, generando anche delle conversazioni interessanti, con domande e interazioni, nonostante non sia mancato su Twitter qualche contenuto confuso (si potrebbe dire il”solito spam”di chi approfitta del trending topic ). Anche per questo evento, grazie alla collaborazione con TalkWalker, abbiamo analizzato le conversazioni social.Non solo social però. Il slogan di questa sesta edizione dell’evento è stato”Believe Digital, Be Social, Shake Hands” e concordiamo con quanto scritto da Andrea Albanese in un suo tweet: È così che ricorderemo il SMMdayIT 2018, perché se siamo riusciti a sentirci “stringere le mani”noi che abbiamo seguito a distanza l’evento, possiamo immaginare come sia stato vissuto l’evento da chi invece period
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